La pandemia ha cambiato inevitabilmente le nostre vite, ma soprattutto, ha cambiato il modo di lavorare. Sono moltissime le aziende che, dopo il lockdown, hanno deciso di continuare ad estendere ai propri dipendenti la possibilità di poter svolgere il proprio lavoro in modalità alternative rispetto a quelle classiche.
La possibilità di svolgere la propria mansione al di fuori del contesto aziendale, come nel caso dello smart working, ha dato impulso ad una forma di lavoro più libera e svincolata dalle rigide direttive datoriali. Infatti, l’elemento che ha più colpito di questo nuovo modo di lavorare è la libera gestione del proprio tempo, tanto da suggerire nuove forme di professione totalmente prive di qualsiasi vincolo.
Hai mai desiderato di avere maggiore libertà nella gestione del tuo lavoro?

O di intraprendere un’attività in proprio senza dover sacrificare il tempo da dedicare agli affetti più cari?
Sicuramente, con l’arrivo dei social media sono moltissimi i lavoratori che hanno deciso di investire su se stessi e le proprie capacità, lasciando il posto fisso per un’attività totalmente autonoma.
Basti pensare agli Influencer, i Networker e altre figure nascenti nel web, che prima venivano paragonati a meri hobby, e oggi, si sono affermati come veri e propri professionisti.
La specialità di questi nuovi lavori sta proprio nel loro modo di comunicare, veloce e diretto, e nel non essere subordinati all’azienda. Sono lavoratori autonomi capaci di trasformare il rigido rapporto tra professionista e cliente in un rapporto che oseremmo dire “friendly”, ma estremamente efficace per conquistare la fiducia dei consumatori.
Il lavoro? E’ fluido!

Proprio in ragione di questo nuovo modo di “fare la professione”, il mondo del lavoro è cambiato e con esso anche la stessa figura datoriale, la quale, seppur essenziale per il ruolo direttivo dell’azienda, diventa un mero indicatore di obiettivi prefissati, lasciando ai lavoratori la scelta degli strumenti e delle modalità per raggiungerli.
E non solo, oggi si stanno facendo spazio nuove forme di lavoro che non prevedono alcuna gerarchia. Solo da pochi anni, infatti, si sta diffondendo, il cosiddetto “lavoro fluido”, caratterizzato dal raggiungimento di obiettivi, basato su progetti e fasi degli stessi, nonché dalla mera condivisione tramite piattaforme informatiche delle attività da svolgere.
Questa nuova modalità lavorativa, svolta in gruppi, contribuisce a far emergere le qualità di tutti i professionisti che vi partecipano, compreso in campo decisionale. Su queste forme di lavoro sia l’Italia che i Paesi esteri trovano difficoltà nel redigere un quadro normativo ben chiaro e definito, anche se la diffusione è già avvenuta.
Pandemia e Covid-19

Il periodo emergenziale ha infuso in tutti i lavoratori la voglia di innovarsi e riscattarsi dalla routine lavorativa, proiettando la propria carriera su un percorso più personale, dove il migliore guadagno è l’investimento su se stessi.
Certamente, come del resto in qualsiasi lavoro, costruirsi un proprio spazio nel mondo del mercato comporta un impegno non solo economico ma di continua formazione. Sono infatti tantissimi gli istituti e le Scuole di Alta Formazione che propongono percorsi formativi al fine di dare gli strumenti utili per approfondire le nuove discipline.
Per questo, Caronte ha deciso di fornire sostegno a queste nuove categorie, dando una valida assistenza e corsi tesi a fornire ai nuovi professionisti consigli utili, sia dal punto di vista giuridico-fiscale sia umano e formativo, per consolidare il loro desiderio di innovazione.